Storia Del Campionato Di Calcio - Stagione 1987/1988 - Campionato Io Ti Amo
Descrizione
Con la decisione di passare, dalla stagione successiva, al torneo a 18 squadre, vennero previste solo due retrocessioni.
Fu un campionato che segnò la rinascita del Milan. In quello che sembrava destinato ad essere l'anno del secondo scudetto del Napoli, nell'ultima parte del torneo, la rimonta da parte dei rossoneri vanificò le ambizioni della squadra di Maradona; il torneo segnò – invece – l'inizio di un ciclo di affermazioni, anche se solo in campo internazionale, della squadra rossonera.
Guidati dall'allenatore Arrigo Sacchi, esordiente in Serie A ma che pochi mesi prima, con il meno quotato Parma, aveva eliminato proprio il Milan dagli ottavi di finale della Coppa Italia, vincendo a San Siro, i rossoneri superarono l'inatteso infortunio occorso a Marco van Basten nelle prime giornate e trovarono la loro forza in una difesa a zona che subì 14 gol in 30 partite, dodici dei quali sul campo, data la sconfitta a tavolino con la Roma, e che lanciò in Nazionale, oltre al veterano Baresi, anche giovani come Costacurta e Maldini.
In estate la giustizia sportiva colpì l'Empoli, che proprio l'anno prima aveva esordito in Serie A anche grazie alla condanna di altre società: i toscani, coinvolti in uno scandalo su alcune partite truccate, vennero penalizzati di cinque punti. Il campionato iniziò il 13 settembre 1987 sotto il segno del Napoli, che vinse le prime cinque partite andando in fuga. Inizialmente la Sampdoria provò a inseguire, ma con un passo troppo incerto per impensierire i napoletani: a Genova, il 17 gennaio 1988, un gol di Maradona nel finale pose fine alla rincorsa dei blucerchiati. Gli azzurri diventarono campioni d'inverno e continuarono la loro corsa nel girone di ritorno, arrivando, il 14 febbraio ad un vantaggio di cinque punti sul Milan, secondo in graduatoria.
Il 10 aprile, a cinque giornate alla fine, il Napoli conduceva con quattro punti di vantaggio sui rossoneri, che non avevano saputo approfittare appieno di alcuni tentennamenti della capolista nei due mesi precedenti. Ma il Milan, a partire dalla settimana successiva, realizzò tre successi che si rivelano importantissimi: il 17 aprile vinsero a Roma, mentre gli azzurri perdevano a Torino di fronte alla Juventus; il 24 vinsero il derby di Milano mentre i rivali pareggiavano a Verona; infine, nello scontro diretto del San Paolo, si imposero per 3-2 grazie alla doppietta di Virdis ed a un gol di Van Basten. La rimonta subìta portò il Napoli allo sbando: la squadra partenopea, che aveva perso solo due partite nelle prime 25 giornate, perse quattro volte nelle ultime cinque giornate e ottenne solo un punto sui 10 disponibili. Il 13 dicembre 1987, a pochi secondi dal calcio d'inizio del secondo tempo di Milan-Roma, partita ancora ferma sullo 0-0, due petardi partiti dalla curva rossonera fecero perdere i sensi al portiere giallorosso Franco Tancredi che venne sostituito dal diciassettenne Angelo Peruzzi. Nonostante la partita sia poi stata vinta dal Milan grazie ad una rete di Virdis su rigore, la rete dell’attaccante rossonero non avrà alcun valore, poiché la Disciplinare decreterà la vittoria per 2-0 della formazione romanista. Analoghi provvedimenti erano stati precedentemente presi contro il Pisa, in occasione della gara interna col Napoli, e la Juventus allorché ospitò il Cesena, sempre per lanci di oggetti dagli spalti che avevano colpito giocatori delle squadre ospiti. All'ultima giornata al Milan bastò un pareggio a Como, il 15 maggio, per festeggiare uno scudetto che mancava da nove difficili anni e che sarebbe rimasto l'unico dell'era-Sacchi.
Le retrocessioni furono solamente due, dato che la FIGC optò per un allargamento del campionato a diciotto squadre, ventun anni dopo la precedente riforma (1967). Vana la lotta del penalizzato Empoli; diverso il destino di un'altra toscana, il Pisa, che si salvò in extremis a detrimento dell'Avellino: gli irpini tornarono tra i cadetti dopo dieci anni. Oltre al Pisa si salvarono anche le altre due neopromosse, il Cesena e il Pescara. Uno spareggio per l'ammissione alla Coppa UEFA pose di fronte Juventus e Torino, per un derby che i bianconeri vinsero ai rigori.